Le bandiere, drappi variamente colorati e legati ad un'asta, secondo le definizioni dei vocabolari, in realtà evocano in tutti, sentimenti antichi, carichi di generazioni.

Quando, lanciate, si innalzano, quasi aspirando al sole e al cielo, sembrano portare con sè i nostri sogni, le nostre aspirazioni.

Nate nel medioevo, trovano in una città di così profondo carattere medievale, come Pisa, ricordi storici e complicità monumentali: ricordi delle antiche guerre, delle antiche feste; complicità fatte di sfondi esaltanti, come i marmi del Duomo e i mattoni delle case-torri.

Questo ambiente straordinario sembra stimolare l'attività degli "Sbandieratori e Musici Pisani", sorto con lo scopo di formare gli specialisti per il corteo del Gioco del Ponte, che si svolge a Pisa l'ultima domenica di Giugno,ma sopratutto di mantenere il proprio ruolo di...ambasciatori di pisanità, pari alla fama della nobile e gloriosa città che ha il vanto di rappresentare.

Ma il gioco delle bandiere nelle sue varie forme sarebbe, nonostante la sua bellezza, pur sempre incompleta cosa se non fosse integrato in un più ampio contesto.

Tamburi, trombe, pifferi son da secoli gli accompagnatori abituali delle bandiere.

L'antica origine militare e il tipico aspetto trionfale si rispecchiano con particolare attenzione in questo gruppo, nella scelta degli strumenti, nel carattere del loro suono, nella marziale dignità del portamento.

Così si presentano senza dimenticare le ragioni della tecnica, ma anche senza dimenticare le ragioni del cuore che hanno pure un loro peso, se è vero, come è vero, che senza queste, certo indispensabili, rischiano di far rimanere troppo freddi, attori e spettatori.